Non c'è cosa più divina: "ACQUA, SALE e FARINA"

Panigacceria "Lo Scalone"

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Potete anche ordinare a portar via | Camporgiano

Se volete passare una bella serata insieme ai vostri amici con i migliori piatti della cucina italiana, date un’occhiata al nostro ristorante! Soprattutto nelle giornate di sole, il nostro bello spazio all’aperto è molto invitante.

Piccolo ed accogliente ristorante a conduzione famigliare

Vi coccoliamo con le specialità tradizionali e tipiche dell'alta Toscana, preparate sul momento per voi. La nostra cucina vi coccola con una vasta offerta di piatti gustosi. Assaggiate le ricette tipiche o le specialità gastronomiche eccellenti create con passione. Le nostre torte salate e i dolci, preparati con amore, il nostro gelato rinfrescante nel periodo estivo, sono una vera e propria delizia. Venite da noi per una cena o per un pranzo originale a base di panigacci o carne alla griglia! Con il nostro Wi-Fi gratuito avrete tutti gli aggiornamenti dei vostri contatti anche quando siete in giro. Abbiamo allestito uno spazio dedicato ai fumatori.

Approfittate dei nostri spazi all'aperto con parcheggi gratuiti

Potete parcheggiare comodamente nel parcheggio gratuito a pochi metri dal nostro locale. Per noi è importante poter dare il benvenuto a tutti. È questo il motivo per cui abbiamo un accesso senza barriere architettoniche. Amiamo gli animali: anche i vostri animali domestici sono i ben accetti. Prenotate oggi un tavolo. Noi vi aspettiamo! Potete contattarci via e-mail barbara.baldassini69@gmail.com o via telefono al numero +393331817031. Si può pagare con Mastercard, con pagamento contactless, con PayPal, con VISA, con carta di debito e con American Express. Naturalmente potete pagare anche in contanti. Se volete gustare le nostre ricette a casa vostra, potete anche ordinare da portar via. Organizziamo anche eventi e manifestazioni private. Per maggiori informazioni, contattateci. In questo periodo particolare, siamo aperti tutti i giorni per l'asporto, dalle 12,00 alle 22,00.

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Via Alberto Bertolini, 19, 55031 Camporgiano, Italy

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07:30 PM – 12:00 AM Kitchen  07:30 PM – 10:00 PM
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07:30 PM – 12:00 AM Kitchen  07:30 PM – 10:00 PM
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12:30 PM – 03:00 PM Kitchen  12:30 PM – 02:00 PM
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CORRIAMO CONTRO IL CANCRO

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Aperti a pranzo

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SI RIPARTE CON IL NOSTRO GIARDINO

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Pranzi, cene ed eventi all'aperto

Anche quest'anno lo staff della Panigacceria è lieta di ospitarvi, per pranzi, cene e ed eventi, nel giardino attrezzato.

LO SCALONE "APERI-GARDEN"

LO SCALONE "APERI-GARDEN"

Aperitivo in giardino con musica

Lo staff della Panigacceria è lieta di invitarvi all'evento APERI-GARDEN  che verrà organizzato nel nostro giardino attrezzato, il giorno 14 Luglio 2023 a partire dalle ore 18:00.

Potrete sorseggiare il nuovo cocktail dello Scalone e gustare le nostre prelibatezze, comodamente seduti nel verde.

About Us

Panigacceria "Lo Scalone" di Barbara Baldassini

Panigacceria "Lo Scalone" di Barbara Baldassini

Cucina tipica dell'alta Toscana

Siamo un ristorante a conduzione familiare che ha puntato quasi esclusivamente la propria attività per promuovere un prodotto della gastronomia tipica dell'alta Toscana: "il PANIGACCIO".

Grazie all'esperienza decennale e con personale qualificato nel settore, proponiamo un menù a base di panigacci che possono essere gustati sia come primo piatto (bolliti e conditi con vari sughi fatti in casa), come secondo, (secchi) portati caldi al tavolo e da farcire con affettati e formaggi spalmabili, sia come dessert, da farcire con nutella e marmellate.

NON SOLO PANIGACCI: La ns. cucina, propone inolte piatti a base di pasta fresca (ravioli e tagliatelle) conditi con sughi freschi e fatti in casa (ragù di carne e sugo di funghi porcini) come le antiche ricette della nostra cucina casalinga. Il ristorante è corredato da caminetto con ampia griglia (visibile dalla sala), che ci permette di proporre periodicamente e su prenotazione eventi culinari a base di carni arrostite alla griglia, accompagnate da gustosi contorni.

RICONOSCIMENTI

RICONOSCIMENTI

piccole soddisfazioni

da Restaurant Guru:

La Panigacceria Lo Scalone ha ricevuto un badge di Raccomandazione da Restaurant Guru in base alle recensioni dei visitatori! Siamo lieti si complimentarci con voi e di farvi le nostre più sincere congratulazioni

Un pò di storia

Un pò di storia

I PANIGACCI

Sottilissime e fragranti focacce, alte appena 2-3 millimetri e larghe non più di 18 centimetri, morbide o croccanti in base al tempo speso per la cottura. Dietro i Panigacci, semplici pani rotondi non lievitati, si nasconde uno dei più antichi “street food” del Belpaese: nati al confine tra la Liguria e la Toscana, sono tra i piatti più rappresentativi della Lunigiana, la storica regione sorta in epoca romana sulle rive del fiume Magra – che bagna tuttora le province di La Spezia e Massa Carrara, attorno alla prospera colonia di Luni.

I panigacci in Toscana…

Come scrive Giovanni Righi Parenti ne La cucina toscana, il condimento dei panigacci è quasi sempre “olio extravergine e formaggio pecorino, col pizzico, grattugiato… L’altro modo è condirli con un pesto molto aromatico ricco di mentuccia e nepitella oltre, naturalmente, abbondante basilico, pinoli senza esagerare con l’aglio ma dove l’olio risulti veramente quello sopraffino”. Spesso vengono fatti “rinvenire” in acqua bollente e accompagnati con sugo di pomodoro, semplice o arricchito con funghi o macinato di carne.

…e in tavola

I panigacci si portano a tavola appena cotti e caldissimi, in un cestino di vimini, e accompagnano salumi e affettati vari, paté di lardo o formaggi spalmabili, come lo stracchino e il gorgonzola. Oppure, più semplicemente, vengono irrorati con un filo d’olio extravergine d’oliva e cosparsi di Parmigiano Reggiano. Molto goloso è infine l’abbinamento con il pesto alla genovese.

Al ristorante

I panigacci sono serviti come primo piatto, lessati e conditi con pesto e sughi vari; nelle focaccerie della zona possono invece essere acquistati e gustati in strada, farciti con prosciutto, pancetta, coppa, lardo, salame o formaggi; alcuni locali li propongono persino in versione dolce, con miele, marmellata o crema di nocciole.

Le origini

La paternità delle gustose focaccine è da ricercare a Podenzana, borgo di poco più di 2mila anime sulle colline di Massa Carrara: qui, nel Medioevo, i pellegrini che dalla Francia si dirigevano a Roma, percorrendo la Via Francigena, si fermavano per rifocillarsi e ricevevano in dono dalle persone del luogo i panigacci, che consumavano lungo il cammino, proprio come un moderno “cibo di strada”. Si narra inoltre che, durante il secondo conflitto mondiale, a causa della sua posizione geografica sopraelevata Podenzana rimase isolata per molto tempo e gli abitanti sopravvissero mangiando panigacci impastati con farina di ghiande e castagne.

Come molte altre prelibatezze dell’Italia centro-settentrionale, i panigacci sono diventati famosi grazie al particolare attrezzo adoperato per cuocerli, il testo, uno strumento tondo di argilla o ghisa discendente dal testum, la tegola in laterizio sulla quale, a Roma, venivano cucinate le focacce. Su di esso ancora oggi prendono forma la piadina romagnola, la torta al testo dell’Umbria, la fugassa ligure e un’altra pietanza tipica della Lunigiana, i testaroli, un formato di pasta condito generalmente con il pesto alla genovese. Il testo impiegato nella cucina della Lunigiana, a differenza di quelli diffusi altrove, era di terracotta – un materiale che garantisce una uniforme distribuzione del calore –, largo 15-18 cm e iniziò a diffondersi in questo territorio dopo la conquista bizantina della Liguria, avvenuta nel 538 d.C. È quindi, presumibilmente, a partire dal VI secolo che videro la luce i primi panigacci, originariamente impastati non con la farina di frumento bensì con quella di panìco – da cui il nome dato alle focacce –, un cereale simile al miglio, ormai scomparso.

La preparazione richiedeva una grande abilità: le massaie mescolavano la farina con acqua e sale, ottenendo un composto liscio e omogeneo che poi mettevano a riposare per qualche ora. Nel frattempo facevano arroventare i testi sulla fiamma del camino, alimentata con legno di castagno, con la parte concava rivolta verso il basso; prendevano poi il primo testo, facendo attenzione a non scottarsi, lo posavano a terra, stavolta con la parte concava verso l’alto, e lo riempivano con la pastella, dopodiché ne ponevano sopra un altro, lo farcivano e continuavano così fino a terminare tutto l’impasto. Le più esperte riuscivano a impilarne una quarantina. La cottura dei panigacci avveniva perciò lontano dal fuoco, sulla terracotta bollente, e durava da 10-15 secondi fino a 2-3 minuti, dando così vita a focacce tenere o, al contrario, piuttosto croccanti.

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